Visto che in questo momento, a microfoni spenti, potrei essere in un mare di lacrime, ho deciso di scrivere queste righe dopo aver svolto per l'ultima volta la mia azione quotidiana ovvero l'invio della top ten ai miei co-autori Samantha e Daniele, la sera prima cercando, per quanto possibile, di poter scrivere cose sensate e a "mente fredda".
Mi ricordo ancora la prima chiamata di Saverio, responsabile di risorse umane, ben cinque anni fa, dopo che mandai il mio curriculum, subito dopo il diploma, con le esperienze teatrali che avevo accumulato negli anni precedenti, pensando: "Radio Luiss... io misero studente della Sapienza, figurati se mi chiameranno....". E invece proprio grazie a quella telefonata, gli incontri successivi, la puntata zero è iniziata questa meravigliosa avventura: ricordo ancora la mia prima diretta, il 4 dicembre del 2007, e il commento del mio regista di allora, il mitico Clemente, "Non ci credo che non hai mai fatto radio prima... sei molto più bravo di tanti cani che sono qui da più di un anno!". In realtà ora posso confessarlo: erano anni che mi allenavo di nascosto in camera mia alla conduzione di una classifica inventata ogni giorno sognando un giorno di poterlo fare davvero.
E quel sogno devo dire si è avverato e con esso una marea, caterva di emozioni, momenti, gioie, insoddisfazioni, delusioni e chi più ne ha più ne metta che mai e poi mai rinnegherò. Perchè sì, sono convinto che nel bene e nel male, tutto serve e tutto ci porta poi ad essere quello che si è.
Ma è giusto dare anche una fine a tutto questo. E credetemi che non è affatto facile, perchè, per chi mi ha conosciuto, spero abbia capito che per me questo programma, questo progetto, non è stato solo un divertimento così come una palestra, ma un vero e proprio lavoro, quasi come un figlio e quindi staccarsene non è stato semplice o meglio non lo sarà.
Confido infatti nel periodo estivo, come pausa d'obbligo, che cercherà di allenire il distacco faticoso ma anche indispensabile per il programma, che forse ha bisogno di un rinnovamento, nuove idee, nuove persone, anche perchè penso di aver dato davvero tutto il possibile e di non riuscire a fare più altro.
Grazie a quest'esperienze ho potuto avere tante soddisfazioni: andare a Sanremo, intervistrare grandi big della musica del momento, interessanti artisti emergenti, ideare eventi musicali, avere la possibilità di arrivare in finale a contest radiofonici di rilievo e potrei andare avanti per ore (omettendo anche gli aspetti negativi, che comunque ci sono e ne fanno giustamente parte, perchè non ne è la sede), ma la cosa fondamentale è il gruppo; la famiglia che si è creata.
Infatti un grande grazie va a tutte le persone che davvero anche per pochi giorni, mesi ma soprattutto per anni hanno fatto parte della famiglia Radioluiss; non solo quelli con cui ho avuto l'enorme piacere di lavorare, ma anche quelli incrociati solo per un attimo o coloro ai quali abbiamo rubato un pò di tempo, sforando con la diretta... ma visto che sarebbero tantissimi non posso citarli tutti. Grazie.
Un grazie più sentito invece a chi ha condiviso in prima persona questo percorso con me, partendo dalle mie co-speaker: la primissima Filomena, la scalmanata Federica, la "più resistente" e rompiscatole Denise, la professionista Ambra, la sbadata Giorgia, la star Diana e la "professoressa" Ludovica. Grazie di <3 a tutte.
Ma anche loro, le "menti malate", insieme a me, di questo programma Samantha e Daniele, che dalla mia idea, anno dopo anno hanno lavorato "alacremente" per migliorarlo e migliorarci sempre più.
Ed infine un grazie immenso, gigante, stratosferico a tutti voi. Perchè se siamo andati avanti fino ad ora è anche grazie a voi, che non avete mai smesso di seguirci, sostenerci e credere in noi. Sembrerà scontato, banale, ovvio, ma in realtà senza di voi tutto questo non sarebbe potuto esserci.
Me ne vado così quindi, sperando di lasciare in ognuno di voi, almeno un briciolino di pensiero positivo per questo Mattteo, dall'assurdo nome d'arte Matolas, che vi ha tenuto compagnia per più di 700 puntate. Anche se con parecchi anni anagrafici di meno, ma anche con meno anni di esperienza, mi sento un pò il Claudio Bisio della situazione, che guarda caso lascia anche lui "Zelig" (vedete... sempre link e collegamenti con le nostre notizie); ma spero non sia comunque un addio ai microfoni, ma solo un arrivederci.
E visto che forse mi sono dilungato troppo direi che è "il momento di chiudere ASSOLUTAMENTE (questo intercalare scomparirà prima o poi?) e di lanciare un pezzo che guarda caso è pop ed azzeccato al momento. Tutte le cose belle (hanno una fine). All good things (come to an end) di Nelly Furtado."
Alla prossima,
stay tuned.
In pieno stile POP!
Matolas
1 commento:
è stato bello conoscerti e seguirti in questi anni di radio. abbiamo due visioni molto diverse della musica e due stili di fare radio complementari ed è proprio per questo che conoscere il tuo lato radiofonico mi ha fatto imparare tanto!
radio luiss perde una personaggio importante, sarebbe meglio dire una persona importante!
grazie matolas, grazie a te per le 700 puntate e la voglia ed entusiasmo che hai sempre dimostrato e trasmesso ai tuoi ascoltatori.
chissà, un giorno forse toneremo entrambi a far radio! :)
un abbraccio,
South.
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